(10 – 16 Agosto 2015)
"La Val di Susa è
un po’ il tallone di Achille del sistema-paese.
Una valle che non accetta il progresso, che rifiuta la tecnologia e preferisce chiudersi su se stessa, tentando di sottrarsi a un mondo sempre più interconnesso…"
Una valle che non accetta il progresso, che rifiuta la tecnologia e preferisce chiudersi su se stessa, tentando di sottrarsi a un mondo sempre più interconnesso…"
Il Collettivo giovani di Pax è andato a vedere con i
propri occhi se le cose stanno
proprio così.
E ha scoperto nella valle
che disobbedisce un movimento tutto colorato, molto diverso da quello che tv e
giornali rappresentano. Dai «freddi numeri» del prof. Tartaglia che ci spiegano
l’inutilità tecnica, dati alla mano, del progetto TAV, alla calda accoglienza
dei presìdi che ci abbracciano e ci nutrono di prelibatezze a km0; di
sovversivo tra i monti delle Alpi valsusine abbiamo trovato soltanto un’umanità
che si ostina ad anteporre la socialità e il rispetto dell’ambiente alla dura
legge del profitto di pochi.
Ecco sì, in questo i valsusini sono proprio dei sovversivi o, meglio, degli inversivi, perché invertono i paradigmi dominanti.
Ecco sì, in questo i valsusini sono proprio dei sovversivi o, meglio, degli inversivi, perché invertono i paradigmi dominanti.
All’obbligo della
distruzione ambientale rispondono con un’associazione di imprenditori etici per
la difesa dei beni comuni, Etinomia. E all’imperativo di sacrificare i legami
sociali per accrescere la megamacchina produttiva rispondono cucinando insieme,
manifestando pacificamente, interrogandosi collettivamente, vivendo
diversamente. Una comunità responsabile e conviviale. Qualcosa di davvero
pericoloso nel mondo thatcheriano in cui «non esiste la società, esistono solo
gli individui».
Chi può, allora, vada a farsi un giro in Valsusa.
Non troverà violenti col passamontagna ma incontrerà, come l’abbiamo incontrato noi, un popolo vivo che pone a se stesso e a tutti noi un interrogativo a cui ormai abbiamo paura di rispondere: è davvero così che vogliamo vivere nel mondo?
Il collettivo giovani di Pax Christi in Val di Susa
Chi può, allora, vada a farsi un giro in Valsusa.
Non troverà violenti col passamontagna ma incontrerà, come l’abbiamo incontrato noi, un popolo vivo che pone a se stesso e a tutti noi un interrogativo a cui ormai abbiamo paura di rispondere: è davvero così che vogliamo vivere nel mondo?
Il collettivo giovani di Pax Christi in Val di Susa
Pubblicato il 11 set 2015
(foto di Francesca Turra)
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