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lunedì 2 aprile 2012


DALLA  LETTERA  ENCICLICA  DEUS  CARITAS  EST
del  PAPA  BENEDETTO  XVI  N° 28:  
RELAZIONE TRA STATO E CHIESA

“Dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio“ (Mt 22, 21)




Il giusto ordine della società e dello Stato è compito centrale della politica. Uno Stato che non fosse retto secondo giustizia si ridurrebbe ad una grande banda di ladri …

 La giustizia è lo scopo e quindi anche la misura intrinseca di ogni politica. La politica è più che una semplice tecnica per la definizione dei pubblici ordinamenti: la sua origine e il suo scopo si trovano appunto nella giustizia, e questa è di natura etica. 
Così lo Stato si trova di fatto inevitabilmente di fronte all’interrogativo: come realizzare la giustizia qui e ora? Ma questa domanda presuppone l’altra più radicale: che cos’è la giustizia? 
Questo è un problema che riguarda la ragione pratica; ma per poter operare rettamente, la ragione deve sempre di nuovo essere purificata, perché per il suo accecamento etico, derivante dal prevalere dell’interesse e del potere che l’abbagliano, è un pericolo mai totalmente eliminabile.

In questo punto politica e fede si toccano. La fede ha la sua specifica natura di incontro con il Dio vivente­­, un incontro che ci apre nuovi orizzonti molto al di là dell’ambito proprio della ragione.                          

Ma al contempo essa è una forza purificatrice per la ragione stessa. Partendo dalla prospettiva di Dio, la libera dai suoi accecamenti perciò l’aiuta ad essere meglio se stessa. La fede permette alla ragione di svolgere in modo migliore il suo compito e di vedere meglio ciò che le è proprio .

La Chiesa non può e non deve prendere nelle sue mani la battaglia politica per realizzare la società più giusta possibile. Non può e non deve mettersi al posto dello Stato.

Ma non può e non deve neanche restare ai margini nella lotta per la giustizia

Deve inserirsi in essa per la via dell’argomentazioni razionali e deve risvegliare le forze spirituali, senza le quali la giustizia, che sempre richiede anche rinunce, non può affermarsi e prosperare. 
La società non può essere opera della Chiesa, ma deve essere realizzata dalla politica.

Tuttavia l’adoperarsi per la giustizia lavorando per l’apertura dell’intelligenza e della volontà alle esigenze del bene le interessa profondamente.

L’amore­­, (caritas) sarà sempre necessario, anche nella società più giusta. Non c’è nessun ordinamento statale giusto che possa rendere superfluo il servizio dell’amore.                                                         

Chi vuole sbarazzarsi dell’amore si dispone a sbarazzarsi dell’uomo in quanto uomo .

 Noi “ Gruppo Cattolici per la Vita della Valle “ persuasi che non si può ubbidire a Dio e a  mammona  (Lc 16,13), con umiltà e fermezza vogliamo seguire gli insegnamenti del nostro Credo e del Santo Padre.
Il suo richiamo al RISPETTO, alla PACE, alla GIUSTIZIA, all’AMORE per il CREATO, ma soprattutto alla dignità dell’UOMO creato a SUA IMMAGINE sono richiami forti e coraggiosi a cui il cristiano non può e non deve rimanere indifferente . 

1 commento:

  1. Le merci non devono viaggiare ad alta veolocità ma la gran parte può essere trasportata sull'acqua. segui questo link per informazioni:

    http://www.lavalsugana.it/regione/item/2320-dal-danubio-alladriatico-attraverso-le-alpi.html

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