lunedì 7 dicembre 2020

A Monsieur Hubert du Mesnil, Presidente T.E.L.T. sas

A Monsieur Hubert du Mesnil

Presidente T.E.L.T. sas

Savoie Technolac – Bâtiment “Homère”
13 allée du Lac de Constance BP 281
73375 Le Bourget du Lac cedex

segreteria@telt-sas.com


p.c. Mons. Cesare Nosiglia

Arcivescovo metropolita di Torino

Amministratore apostolico diocesi di Susa

segr.arcivescovo@diocesi.torino.it



Valle di Susa (provincia Torino) 05 dicembre 2020


Gentile sig. Hubert du Mesnil,

scriviamo una lettera aperta a Lei per il ruolo che ricopre all'interno della società TELT (Presidente) e per quello che ha ricoperto, fino a pochi mesi fa, all'interno del prestigioso Collège des Bernardins di Parigi (Direttore).

Siamo rimasti colpiti da alcuni passaggi della riflessione sulla “Bienheureuse humilité” (Beata umiltà) che Lei ha redatto per il Magazine du Collège* lo scorso luglio.

In particolare Lei scrive: “Cette période de crise que nous avons traversée a été une école d’humilité... Nos certitudes, nos prévisions, nos projets… tout a été remis en cause. Ce que personne n’arrivait à faire ou n’osait imaginer a été obtenu par une mystérieuse contagion qui a pris possession de la planète.”

E' vero, il mondo si trova a dover fare i conti con una nuova pandemia di vaste proporzioni che noi, del mondo industrializzato occidentale e orientale, non immaginavamo. Ci sentivamo al riparo da certe sciagure convinti com'eravamo dei notevoli traguardi raggiunti in campo medico e tecnologico. Nessuno “osava immaginare”.

Pensiamo tuttavia, che forse sarebbe più scrupoloso dire che si aveva paura ad immaginare, oppure che proprio non si voleva immaginare.

Non mancavano infatti autorevoli avvertimenti: l’Unep (United Nations Environment Programme) nel rapporto “Frontiers 2016” avvertiva che le zoonosi «sono in aumento, mentre le attività antropiche continuano a innescare distruzioni inedite degli habitat selvatici (...) e minacciano lo sviluppo economico, il benessere animale e umano e l’integrità degli ecosistemi ».

Vi è una connessione tra epidemia e attività antropiche. Molti studiosi ritengono che la pandemia di coronavirus è nata dallo stress che l’Antropocene ha inflitto agli ecosistemi planetari e identificano nel “The Great Acceleration” le condizioni ambientali che hanno contribuito alla trasformazione delle infezioni: sovrappopolamento urbano nelle metropoli, deforestazione, grande intensificazione degli allevamenti intensivi, modifica dell’uso del suolo, ecc...

In poche parole si potrebbe riassumere che noi, esseri umani, con le nostre decisioni siamo diventati, nell'evoluzione della vita sulla Terra, la più implacabile macchina di distruzione del pianeta.

Ecco la questione che desideriamo metterLe in evidenza, fiduciosi di un suo riscontro in merito.

Se identifichiamo l'umiltà come virtù per la quale l'uomo riconosce i propri limiti, rifuggendo da ogni forma di orgoglio, superbia, sopraffazione, anche noi, come Lei, riteniamo che il futuro “est à repenser” e, con Papa Francesco, che questo futuro passa attraverso la conversione. La Laudato Si' [n°66] richiama al ripristino della relazione dell'uomo con la terra.

L'essere inclini alla presunzione di assumere il controllo sulla natura denota un atteggiamento tutt'altro che umile.

Umiltà può dunque voler dire ascoltare il “grido della Terra” e abbandonare gli stili di vita che sono all'origine del “misterioso contagio” che, a questo punto, non è più tanto misterioso.

Anche noi, come Lei, siamo dei cristiani che si occupano del progetto TAV Torino-Lione: se ci accomuna l'appartenenza alla Chiesa Cattolica, ci differenzia però l'assenso ad assecondare la realizzazione di tale opera.

Lei dice che “tutto è stato messo in discussione”. Non ci risulta, il progetto TAV Torino – Lione non è stato messo in discussione e in questo ultimo periodo sgomita freneticamente per volersi riposizionare nel “consorzio green”.

Eppure ci sono molti elementi che lo rendono causa, piuttosto che rimedio, alla grave situazione ambientale appena descritta. Le emissioni di CO2 che prevedete ci saranno in fase di cantiere non rispondono alla legge sul clima del 7 ottobre scorso del Parlamento Europeo che fissa l’obiettivo di ridurle del 60% entro il 2030.

Il 15 marzo dello scorso anno 2019, Lei esaltava in RAI Radio 1 “la magnificenza del cantiere di Chiomonte”. Alla luce dell'insegnamento ricevuto dalla pandemia ci aspettiamo un ripensamento circa la volontà di proseguire su un binario che non conduce al benessere dell'umanità.

La salutiamo cordialmente

Gruppo cattolici per la vita della valle

Paolo Anselmo (Bruzolo), Laura Favro Bertrando (Sant'Antonino), Rosanna Bonaudo (Caprie), Elisa Borgesa (Chiusa San Michele), Eugenio Cantore (Sant'Ambrogio), Maria Grazia Cabigiosu, Donatella Giunti, Mira Mondo (Condove), Roberto Perdoncin (Susa), Giorgio Perino (Bussoleno), Gabriella Tittonel (Villar Dora)


*L'articolo cui facciamo riferimento è leggibile sul sito: https://www.collegedesbernardins.fr/content/bienheureuse-humilite

venerdì 22 maggio 2020

lettera al "La Valsusa" per LA SETTIMANA LAUDATO SI'

LA LETTERA DEL GRUPPO CATTOLICI PER LA VITA DELLA VALLE 





Lettera indirizzata al direttore del settimanale diocesano "La Valsusa", don Ettore De Faveri, 
dal Gruppo Cattolici per la Vita della Valle


Caro don Ettore,
la lettera enciclica Laudato Si' porta la data del giorno di Pentecoste 24 maggio 2015.
In occasione del suo quinto anniversario, il “Movimento cattolico mondiale per il clima” (GCCM https://catholicclimatemovement.global/ ), che rappresenta una rete globale di più di 900 organizzazioni cattoliche, spaziando dagli ordini religiosi locali, a parrocchie, a leaders di base, propone di celebrare, dal 16 al 24 maggio, la settimana Laudato Si' 2020.  I cattolici di tutte le parti del mondo sono invitati ad un momento straordinario in cui unirsi per pregare per e con il creato, e riflettere sul come prepararsi insieme per un futuro migliore.
Il Movimento GCCM è presente nei cinque continenti e distribuito su 73 Paesi, in Italia è attivo dal 2019. Dal suo sito leggiamo che l'elemento più importante finora emerso dalle esperienze delle varie realtà, è l’impegno che ognuno si assume nel suo ruolo di cristiano attivo nella società. 

Alcuni membri del gruppo Cattolici per la vita della valle, dell'Azione Cattolica diocesana, dell'Unità pastorale di Bussoleno e una rappresentanza delle suore Giuseppine di Susa, stanno partecipando al corso on line di formatori Laudato Si' organizzato dal GCCM.
Seguendo il metodo latinoamericano del “vedere - giudicare - agire” il corso è stato strutturato su quattro filoni tematici ispirati alla Laudato Si': Capire la crisi climatica; Basi teologiche per discernere i segni dei tempi; La conversione ecologica a livello personale;  La conversione ecologica a livello comunitario.
Nel corso delle lezioni è stato posto l'accento sulla dimensione spirituale (importanza della lode e della contemplazione, tutti noi battezzati siamo sacerdoti), su quella personale (stile di vita), e su quella pubblica (mobilitazioni e richiesta di nuove politiche audaci). 
La Laudato Si' ci chiama a non essere impassibili ma ad essere protagonisti di un cambiamento che diventa una conversione ecologica attraverso la quale prendersi cura del pianeta e delle persone. Il nostro operare è da ritenersi a tutti gli effetti una vocazione.
Papa Francesco ha affrontato l'ecologia a partire dalla realtà sociale del mondo, dall'ingiustizia di un sistema economico escludente nei confronti dei poveri.
E' stato chiesto a ciascun partecipante di pensare alla “sua” Amazzonia declinata sia come luogo del cuore (dove si “vede“ la lode del creato), sia come luogo di sofferenza (dove si “vede” il grido della terra e il grido dei poveri). 

Inevitabilmente abbiamo rivissuto le origini della nascita del nostro gruppo Cattolici per la vita della valle, sorto quando iniziammo a captare la voce che preannunciava l'arrivo della mano violenta dello Stato sulle montagne a noi care.
La nostra Amazzonia non può che essere la Val Clarea, sede di un cantiere che sappiamo diventerà metastasi.
In questo periodo nel quale tutti noi cresciamo in  maturità attraverso la crisi provocata da un virus, i politici sostenuti da miopi industriali incollati ad un'epoca passata, insistono, nella più volgare supponenza, per “l'economia ambientalmente perniciosa” (L.Mercalli).
In Val Clarea dal 2011 sono stati abbattuti circa 5.300 alberi, tra cui un centinaio di castagni bicentenari, non conosciamo il volume d'acqua drenata dal cunicolo, ma il cantiere si espanderà e aumenteranno, implacabili, le trivellazioni.
Sentiamo il grido della terra devastata, percossa, perforata. Sentiamo il grido dei poveri che rimbomba pesante attraverso coloro che chiedono lavoro ed esitano ad ammettere come nociva l'impresa.
“Il  lavoro è una necessità e parte del senso della vita su questa terra” (Laudato Si' 128). Alcuni, anche all'interno della Chiesa, giustificano il TAV perchè riteng
ono possa fare da volano alla ripresa economica. Questa convinzione è un grave errore e un'impostura nei confronti dei lavoratori del cantiere.
La cultura ambientale, se venisse ascoltata, suggerirebbe interessanti opportunità di lavoro alternative al TAV: urgono molti lavori utili e necessari nel settore edile, dalla manutenzione delle infrastrutture pubbliche (ponti e scuole che crollano!), al consolidamento del territorio (frane e dissesto idrogeologico!), alla riqualificazione energetica e sismica degli edifici pubblici e privati... 

Per la prossima estate si prevede un record di presenze in montagna. Dopo la lunga quarantena c'è voglia di purificarsi e bisogno di respirare aria sana. Forse la montagna verrà vista con occhi diversi, si verrà estasiati dal paesaggio, qualcuno potrà sperimentare l'intimo legame che ci lega alla terra e, nell'inconscio, scoprire la parola chiave dell'antropologia contemporanea: interconnessione. Tutto il mondo è intimamente in relazione... il nostro respiro si scambia con il respiro degli alberi...il corpo umano è formato degli stessi atomi delle stelle. Si potrà comprendere la natura come “meraviglia, commozione, sgomento” (D. Demetrio). Forse si verrà affascinati dall'enigma dell'esistere, si percepirà l'impulso spirituale presente nell'intera vita cosmica, si rimarrà ammaliati dalla bellezza...                              

Al convegno che organizzammo ad Assisi “Ama la terra come te stesso”, un relatore chiese: “Perchè non introdurre anche la bellezza quale parametro dell'analisi Costi-Benefici in un'opera come il TAV?”
Nel Cantico delle Creature di San Francesco, il sole, la luna, le stelle, le nuvole, l'acqua, il fuoco, anche la morte...tutti sono fratelli e sorelle, la Terra no, essa è “sora nostra matre terra”. La Terra ci ha generato e ci nutre, noi siamo humus-terra, prendiamoci cura della madre terra!
Domenica 24 maggio, giorno di Pentecoste, papa Francesco andrà nella Terra dei Fuochi, luogo emblematico di tante vittime innocenti di una economia fondata sulla crescita smisurata e indifferente all'ambiente e alla giustizia sociale. Ascolteremo con attenzione le sollecitazioni che ci vorrà consegnare e ci uniremo insieme per la giornata mondiale di preghiera.

Cordiali saluti
Gruppo cattolici per la vita della valle

P.S: Ringraziamo La Valsusa per la specificazione “a cura di Telt”, che titola la pagina  mensile venduta alla società promotrice del TAV Torino-Lione.



  

mercoledì 20 maggio 2020

video di presentazione gruppo CxVV


video per il 5 anniversario Enciclica "Laudato si' "




Laudato si' . l'Enciclica del Creato


"LAUDATO SI' ", è l Enciclica di Papa Francesco che si occupa del Creato e della sua salvaguardia. In occasione della settimana dell'Anniversario che ricorda la pubblicazione di quello scritto abbiamo fatto questo video, che vorrebbe spiegare perchè è così importante per noi Cattolici per la Vita della Valle. E' sempre più pressante l'esigenza di salvaguardia del Pianeta e degli esseri viventi che lo abitano. Occorre ripensare alle più opportune azioni di contrasto ai cambiamenti climatici, alla capacità dei Governi di avviarsi concretamente in questa direzione, al peso che le regole dell’economia hanno su questa deriva ambientale, agli effetti positivi che una nuova giustizia economica potrebbe portare all’ambiente, al come l’Essere Umano con la sua cultura razionale e con la sua spiritualità possa intervenire su scelte che cadono su di esso sempre dall’alto, alle correlazioni tra l’esigenza di pace e reciprocità tra Popoli e rispetto verso la Terra, intesa come parte del Creato. www.presidioeuropa.net/blog/?p=19488 http://cattoliciperlavitadellavalle.b... http://controsservatoriovalsusa.org/


Questo l'invito che ci è arrivato



Carissimo,
Cinquant'anni fa, in questa settimana, milioni di persone in tutto il mondo si riunivano per dare il via a una nuova era nella salvaguardia della nostra casa comune. Nel 1970, la primissima Giornata della Terra ha galvanizzato un movimento che ha trasformato il modo in cui consideriamo il nostro posto su questo pianeta.

Oggi, il mondo deve affrontare sfide nuove e maggiori rispetto quelle di mezzo secolo fa

Nel suo  discorso per l'Udienza Generale settimanale ,Papa Francesco rende omaggio al movimento Giornata della Terra. Egli afferma: “Possiamo solo essere autentici custodi della terra e superare le sfide avanti a noi- come la pandemia coronavirus-agendo in solidarietà l’uno con l’altro.”

La Laudato Sì ci insegna come costruire insieme un mondo migliore. 

Il mondo deve affrontare delle crisi che passeranno alla storia. Preghiamo e progettiamo di costruire insieme un mondo migliore durante la Settimana Laudato Sì

Papa Francesco ha  invitato i cattolici di tutto il mondo a partecipare alla Settimana Laudato Si’ dal 16 al 24 maggio. Ci riuniremo come unica famiglia cattolica per riflettere, pregare e prepararci per un domani più giusto e sostenibile.
Quando è stata celebrata la prima Giornata della Terra, l'incredibile dono della Laudato si’ non era ancora fra noi. Ora, con la sua visione chiara e stimolante che ci fa da guida, siamo uniti da qualcosa di molto più forte di un movimento: la nostra fede.

La Laudato Si’ ci insegna che “tutto è connesso”. Unisciti ai nostri fratelli e sorelle nella fede per la Settimana Laudato Si’.

La settimana Laudato Si’ è un ottimo modo per mettere in pratica le tue conoscenze da Animatore Laudato Si’. Dopo la registrazione, appunta sul tuo calendario  queste due importanti date:

  • 16-23 maggio: Riflettere e prepararsi attraverso i corsi online 
  • 24 maggio: Partecipare alla giornata mondiale di preghiera per celebrare il quinto anniversario dell’Enciclica

Questa settimana ci uniamo a Papa Francesco per commemorare il 50 ° anniversario della Giornata della Terra e segniamo questo momento come punto di svolta per i 50 anni a venire.
Cordialmente,
Christina per il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima

PS: Grazie per crescere insieme a noi attraverso il programma formativo per gli Animatori Laudato Sì! Mentre, questa settimana, celebriamo la storia della Giornata della Terra, unisciti a noi per il prossimo passo nella trasformazione della storia Accetta qui l’invito di Papa Francesco e partecipa con tutti i cattolici del  mondo alla Settimana Laudato Sì .
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Alcuni del nostro gruppo stanno frequentando un corso on line per diventare formatori Laudato Si'. Il sito che lo promuove è questo: https://catholicclimatemovement.global/

In occasione del 5° anniversario della pubblicazione della enciclica Laudato Si' propongono una settimana di iniziative:

Dal 16-23 maggio: Seminari formativi.https://laudatosiweek.org/it/activities-it/
Il 24 maggio a mezzogiorno, ora locale, preghiera https://laudatosiweek.org/it/prayer-it/

In occasione di questo evento hanno chiesto ai partecipanti al corso se vogliono proporre delle iniziative a livello locale. Così abbiamo pensato di proporre questo:video, in cui ciascuno di noi pensa alla frase della Laudato si' che lo ha colpito maggiormente
Vorrebbe essere un modo per tenere sempre alta l'attenzione sulla nostra valle e sulla nostra lotta.

lunedì 23 marzo 2020

UNA QUARESIMA DIFFICILE 
LA LETTERA DEL GRUPPO CATTOLICI PER LA VITA DELLA VALLE 



Lettera indirizzata al direttore del settimanale diocesano "La Valsusa", don Ettore De Faveri, 
dal Gruppo Cattolici per la Vita della Valle

Caro don Ettore,
quest’anno il tempo di Quaresima attraversa giornate sconosciute a tutti: dobbiamo rallentare il nostro ritmo di vita quotidiana, fermarci in casa, modificare programmi, e così anche noi abbiamo annullato l’appuntamento della Via Crucis meditata in Val Clarea. Vorremmo in qualche modo rimediarvi proponendo una meditazione da affiancare alle altre, doverose riflessioni che siamo obbligati a fare in questi giorni di sosta forzata, attuale crocevia dentro la storia moderna.

Per il Magistero della Chiesa è definitivamente superata la tesi di S. Anselmo secondo cui la crocifissione di Cristo sarebbe stata una riparazione necessaria richiesta dal Padre offeso per il peccato degli esseri umani. Il Dio che ci presenta Gesù nei Vangeli, infatti, non è un dio dominatore, non è il dio dei filosofi, un dio giudice che premia e che castiga, ma al contrario, è un Dio che non richiede sacrifici o mortificazione, non parla di colpa ma di misericordia.

Potremmo dire che la conversione a cui ci chiama Gesù è quella di cambiare la nostra idea di Dio.

Gesù è venuto a dirci che Dio non è per degli eletti, per un gruppo di credenti o per un popolo, ma è per tutta l’umanità, e il suo linguaggio è comprensibile da tutti perché non è un’ideologia e non è neppure una religione: è il linguaggio del dono di sé, della condivisione, del bene dell’altro come obiettivo principale della propria vita. Il linguaggio dell’amore è universale e l’amore non può essere imposto ma solo proposto, per questo motivo nel messaggio di Gesù è assente qualsiasi forma di violenza e d’imposizione.

Da Gesù dovremmo aver imparato che tanto più si è umani tanto più si è divini, che la nostra terra promessa è l’alterità, la terra dell’umanità. Non a caso Gesù quando parla di sé dice figlio dell’uomo.

Sappiamo che l’esperienza di Mosè nel deserto fu fallimentare: tutti quelli che uscirono dall'Egitto morirono nel deserto. L’esodo di Gesù non è verso una terra fisica, ma verso quella terra che è la libertà interiore della persona, la sua coscienza, “santuario non costruito da mani di uomo ma presenza eterna di Dio”, e l’individuo che è capace di entrare in quella terra non sarà più sottomesso a nessuno.

Gesù è venuto per aprirci gli occhi, per questo è stato crocifisso. Lui ci teneva che ogni persona imparasse a manifestarsi in piena autonomia e non ha mai voluto essere il re di nessuno (quel titolo glielo metterà Pilato sulla croce). Dalla lettura della Passione sappiamo che ha affrontato coscientemente il verdetto, è stato determinato nel proseguire il cammino intrapreso, è stata la sua coerenza che lo ha condotto alla croce. Accettare la logica della croce significa riconoscere che la forza sta nella debolezza.

Questi pensieri ci riportano alla mente la scelta, ormai nota, di Nicoletta Dosio. Lei ha accettato di varcare la soglia del carcere (nonostante gli amichevoli tentativi dissuasivi) come forma di protesta nonviolenta, ma soprattutto per coerenza ai suoi ideali. E da dentro quel mondo sconosciuto ai più, ci segnala l’aberrazione di un disumano modello punitivo che colpisce soprattutto gli ultimi. Il 7 marzo scrive “… mi mancano il paese, gli amici, la mia casa e i miei animali…tuttavia, anche qui sono serena, convinta di aver fatto la scelta giusta, almeno per la mia coscienza”. Il 16 marzo scrive: “..sta per iniziare un’ordinaria settimana di coronavirus. Per chi è in carcere sono giorni più pesanti che mai. Cresce l’impressione di sentirsi in trappola, costretti ad aspettare immobili un male che, da un momento all'altro, ci può saltare addosso…si vive in una specie di polveriera, che deflagrerà al primo colpito dal morbo. La speranza di tutti è un qualche provvedimento che permetta la scarcerazione…”

Esistono ancora i profeti? Si, esistono, forse non indossano più pelli di cammello ma possiedono un identikit inconfondibile: sono coloro che annunciano con la propria testimonianza un mondo di verità, libertà e fratellanza senza compromessi e senza confini (etnici, religiosi, geografici, culturali…), sono coloro che si oppongono alla menzogna, alla corruzione, allo sfruttamento, alla tirannia. La profezia non è un carisma di élite: chiunque può essere profeta e spesso sono coloro che pagano il prezzo più alto, fino a versare il proprio sangue per una giusta causa.

Se si considera il sovraffollamento delle carceri e la pandemia in corso è più che mai doveroso che il governo adotti forme di indulto o amnistia per i detenuti con condanne lievi e a fine pena. Ci uniamo a quanti chiedono che Nicoletta torni a casa libera! Lo richiedono la verità della sua vita e la bontà delle sua azioni compiute a favore della sua valle e dei più deboli.

Concludiamo queste riflessioni di Quaresima-quarantena ricordando che il Vangelo ci insegna a non avere paura delle contraddizioni perché da lì passa la possibilità di futuro: la gioia del banchetto è sempre alla fine del percorso. I Vangeli infatti sono scritti a partire dall'esperienza di Pasqua, tutto ciò che esiste avrà un compimento positivo.

Gruppo Cattolici per la Vita della Valle
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https://www.lavalsusa.it/una-quaresima-difficile-la-lettera-del-gruppo-cattolici-per-la-vita-della-valle/
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